Il complesso rapporto tra sonno e invecchiamento. 1

Al contrario di quanto generalmente pensato, anche dai medici, la qualità soggettiva del sonno sembra migliorare nel corso della vita. E' il sorprendente risultato di uno studio, pubblicato sulla rivista "Sleep", che ha esaminato i tassi di disturbi del sonno e di stanchezza diurna riferiti da 155.877 cittadini adulti degli Stati Uniti che hanno partecipato a un sondaggio telefonico casuale.

"Questi risultati ci obbligano a ripensare ciò che sappiamo circa il sonno nelle persone anziane, uomini o donne che siano", ha detto Michael Grandner, autore principale dello studio. L'intento originale dello studio era quello di confermar l'ipotesi che l'invecchiamento è associato a un progressivo aumento dei problemi relativi al sonno, ricorrendo al campione più grande e più rappresentativo mai utilizzato in questo tipo di ricerche. Invece, i risultati hanno sfidano la diffusa convinzione che la difficoltà a dormire è maggiormente percepita dagli più anziani, e la parallela tendenza da parte dei medici di ignorare questi disturbi considerandoli un elemento normale dell'invecchiamento. Nell'indagine, agli intervistati è stato chiesto di riferire la presenza di eventuali disturbi del sonno o di stanchezza durante il giorno. Il sondaggio ha inoltre registrato razza, reddito, istruzione, eventuale umore depresso, stato generale di salute e quando era stata effettuata l'ultima visita medica.

I problemi di salute e una condizione di depressione sono risultati associati a un sonno di scarsa qualità e le donne hanno riferito la presenza di disturbi del sonno e di stanchezza più degli uomini. Ma fatta eccezione per un incremento di problemi relativi al sonno durante la mezza età  -  peraltro sempre più pronunciato nelle donne rispetto agli uomini - la qualità del sonno migliora costantemente per tutta la vita. O almeno è così che le persone hanno riportato la loro sonno. "Anche se la qualità del sonno fra gli anziani americani in realtà appare peggiore rispetto a quello nei giovani adulti, i sentimenti soggettivi verso di esso continuano a migliorare con l'età", ha detto Grandner, del Centro per il sonno e la neurobiologia dei ritmi circadiani dell'Università della Pennsylvania. "Una volta depurati i dati da fattori come malattia e depressione, le persone più  anziane dovrebbero segnalare un sonno migliore: se ciò non avviene dovrebbero parlarne con il loro medico e non semplicemente ignorare il problema."

Fonte: Le Scienze

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