Bellezza, giovinezza ed efficienza: se mitizzati sono cultura di morte

Il mito della bellezza, dell'eterna giovinezza e dell'efficienza a tutti costi è “una cultura di morte”. A lanciare questo monito è stato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, oggi celebrando a Genova la Giornata mondiale del Malato. 

"Una certa cultura, sviluppata soprattutto nell'Occidente, individualista, liberista, sfrenata nell'affermare i diritti veri o presunti di ogni individuo – ha sottolineato - Una cultura che insegue soprattutto il mito del successo, del benessere, del godimento, dell'efficienza, dell'eterna bellezza e giovinezza (quali stupidaggini!) una cultura di morte, una cultura disumana, perché in nome dell'efficienza e della prestanza fisica taglia le ali dell'umanità e della società”; proprio il mondo dei bambini e degli anziani.

E, ha ricordato, "una società che trascura le parti più fragili, più deboli e bisognose del proprio corpo sociale si condanna a non volare". Tanto più, ha ancora sottolineato Bagnasco, che invece di pensare a sostenere la famiglia, oggi invece questa stessa società “spinge a uccidere la vita nascente” e "trascura, anche pesantemente, chi non è più efficiente in termini generali ed è segnato dalla malattia, dal limite fisico e dagli anni".

Tutte considerazioni che hanno spinto il presidente della Cei a sollecitare il governo perché intervenga, in quanto le politiche per la famiglia sono “urgentissime”. "Dobbiamo avere fiducia, alzare la voce, insieme, sapendo di chiedere non privilegi ma il bene della società intera - ha esortato dal pulpito - chiedendo ad alta voce delle politiche efficaci, incisive, pronte, urgentissime perché l'ala dei bambini e l'ala dei vecchi, degli anziani e dei malati possano essere curate e custodite come patrimonio preziosissimo: una è il futuro e l'altra l'esperienza e la saggezza".

Fonte: articolo riportato da La Stampa Vatican Insider

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