Caos ed impredibilità. Come inserire il divenire della coscienza in uno stile di vita.

Sia Thomas Jefferson che Mao Tse Tung ritenevano che ogni generazione dovesse fare la sua rivoluzione, in modo che i suoi membri restassero attivamente coinvolti nel sistema politico che governava le loro vite.
Le culture sono costruite come difese contro il caos e hanno lo scopo di diminuire l’influenza del caso sull’esperienza. Prescrivono norme, sviluppano fini, costruiscono credenze che ci aiutano ad affrontare le sfide dell’esistenza. Poche sono le culture che hanno saputo inserire il divenire della coscienza in uno stile di vita. Ci è riuscita una popolazione indiana descritta da un etnografo canadese, Richard Kool. Viveva nella regione dello Shushwap (British Columbia), un’area particolarmente generosa: ricca di salmoni e di selvaggina, ricca di risorse alimentari del sottosuolo come tuberi e radici: una terra dell’abbondanza. In questa regione gli abitanti vivevano in villaggi stanziali e sfruttavano i dintorni per le risorse necessarie. Avevano delle tecnologie raffinate per usare con molta efficacia le risorse dell’ambiente e vivevano la loro esistenza come buona e ricca. Eppure, secondo gli anziani, a volte, il mondo diventava troppo prevedibile e la vita cominciava ad essere poco stimolante. Senza sfide la vita non ha significato.
Allora gli anziani, nella loro saggezza, decidevano che tutto il villaggio si doveva spostare e questi spostamenti si facevano ogni 25-30 anni. Tutti gli abitanti si trasferivano in qualche altra zona della terra dello Shushwap e là ritrovavano le sfide. C’erano nuovi corsi d’acqua da esplorare, nuove piste della selvaggina da scoprire, nuove zone dove la radice del balsamo era abbondante. Così la vita riacquistava il suo significato e valeva la pena di viverla. Tutti si sentivano ringiovaniti e sani. Per inciso, così si permetteva alle risorse di una zona sfruttata di riformarsi dopo anni di raccolta…
Quando accettano il caos e il disordine della vita (e non si limitano a deprecarlo o ad essere convinti di dominarlo), gli anziani hanno una grande saggezza e un ruolo essenziale per le culture.

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