Giovane è chi continua a chiedersi: E dopo?

La giovinezza non è un periodo della vita, è uno stato dello spirito; un prodotto della volontà, una qualità dell’immaginazione, un’intensità emotiva, una vittoria del coraggio sulla timidezza, del gusto dell’avventura sull’amore per la comodità.

Non si diventa vecchi per aver vissuto un certo numero di anni: si diventa vecchi perché si è abbandonato il proprio ideale. Gli anni segnano la pelle, la rinuncia ai propri ideali segna l’anima. Le preoccupazioni, le incertezze, i timori e la sfiducia sono i nemici che lentamente ci spingono verso terra e ci fanno diventare polvere prima della morte.

Giovane è colui che prova stupore e meraviglia, colui che, come il bambino, chiede: e dopo? Colui che sfida gli eventi e vive gioiosamente il gioco della vita.
Siete giovani se giovane è la vostra fiducia; vecchi se vi fate travolgere da dubbi e incertezze. Giovani come la fiducia in voi stessi. Giovani come la vostra speranza. Vecchi come la prostrazione.

Resterete giovani finché sarete sensibili. Sensibili alla bellezza, alla bontà, alla grandezza. Sensibili ai messaggi della natura, dell’uomo e dell’infinito.
Se un giorno il vostro cuore dovesse essere preda del pessimismo e divorato dal cinismo, Dio abbia pietà della vostra anima da vecchio.


Generale MacArthur 1945

Riportato in : Olivier de Ladoucette, Restar giovani è questione di testa, Feltrinelli, 2007

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