E un maestro domandò: Parlaci dell’Insegnamento.
Ed egli disse: Nessuno può insegnarvi nulla, se non ciò che in dormiveglia giace nell’alba della vostra conoscenza.
Il maestro che cammina all’ombra del tempio, tra i discepoli, non dà la sua scienza, ma il suo amore e la sua fede.
E se egli è saggio non vi invita a entrare nella casa della sua scienza, ma vi conduce alla soglia della vostra mente.
L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la propria conoscenza.
Il musico vi canterà la melodia che è nell’aria, ma non può darvi il suono fissato nell’orecchio, né l’eco nella voce.
E il matematico potrà descrivervi regioni di pesi e di misure, ma colà non vi potrà guidare.
Giacché la visione di un uomo non impresta le sue ali a un altro uomo.
E come Dio vi conosce da soli, così tra voi ognuno deve essere solo a conoscere Dio, e da solo comprenderà la terra.
Gibral Kahlil Gibran, Il Profeta, Ugo Guanda Editore, 1981
Foto: courtesy of Flicr (http://www.flickr.com/photos/input/148075370/)