All the world is a stage
And all the men and women the players on it.
(Shakespeare, As you like it)
Giustissimo! Ciascuno, indipendentemente da chi è realmente e in sé, deve recitare un ruolo che il destino gli ha assegnato dall'esterno, stabilendone il ceto, l'educazione e le condizioni di vita. L'applicazione pratica più ovvia di ciò mi sembra essere questa: nella vita, come sulla scena, bisogna distinguere l'attore dal suo ruolo, dunque l'uomo come tale da ciò che rappresenta, cioè dalla parte che il suo ceto e le sue condizioni di vita gli hanno assegnato. Ora, come spesso il peggiore attore fa la parte del re e il migliore quella del mendicante, così può accadere nella vita, e anche qui è sintomo di rozzezza scambiare l'attore con il suo ruolo.
Schopenhauer, L'arte di invecchiare, Adelphi