Come si diventa dei grandi vecchi?

"Adottando uno stile di vita corretto", dice la dottoressa Alessandra Graziottin, specialista in ginecologia-ostetricia e oncologia, psicoterapeuta in sessuologia e direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano.

Come fare per invecchiare nel modo migliore possibile? Come diventare dei grandi vecchi? Adottando uno stile di vita che ci consenta di vivere bene. “L’obiettivo – dice la dottoressa – è quello di porsi non tanto un’aspettativa di vita quanto un’aspettativa di salute, cercando di mantenere il più a lungo possibile la lucidità mentale, l’autonomia di movimento, l’integrità della competenza sfinterica, e prevenendo i tumori. Rita Levi Montalcini rappresenta un modello di invecchiamento straordinario”.

Per ottenere questi risultati ci vuole un impegno individuale, familiare e sociale, che deve iniziare da quando siamo piccini. C’è un primo principio da rispettare, il principio di responsabilità, per il quale si deve educare a rispondere di sé e delle proprie azioni. Al principio di responsabilità, si affianca il principio di realtà: “Non siamo onnipotenti, ci sono dei limiti. Non si può avere tutto e subito ma si possono conquistare piccole felicità quotidiane con le nostre forze. Negoziare l’attesa è essenziale”.

Per essere dei grandi vecchi occorre, inoltre, fare sport, o movimento fisico. Sempre. “Siamo animali, esistiamo nel movimento – dice Graziottin – le nostri emozioni più forti si esprimono a livello motorio, sia le emozioni appetitive, del desiderio (per il cibo, sessuale o esistenziale), sia la tensione che, se accumulata in eccesso, porta all’iperattività. Un eccesso di stress o tensione non liberata nel movimento fisico, provoca un aumento di adrenalina e di cortisolo, causa di ipertensione e di abbassamento delle difese immunitarie”.

C’è un altro tipo di emozione sulla quale bisogna soffermarsi, quella fornita dalla lettura, dal dialogo e dall’ascolto. “Leggere significa regalarsi un tempo di qualità. La cultura è fondamentale per allenare l’intelligenza, la curiosità ed evitare la solitudine” spiega Alessandra Graziottin.
“Nel momento in cui tutti questi fattori vengono presi in considerazione si raggiunge un equilibrio affettivo che porta anche ad avere un rapporto sano e funzionale con il cibo: mangiamo perchè abbiamo fame e non per compensare qualcosa che ci manca. Il cibo può essere un surrogato come lo sono le droghe e l’alcol - dice la dottoressa. – Adottando uno stile di vita corretto diminuiranno anche i disturbi d’ansia”.

Altro ingrediente da non sottovalutare per invecchiare al meglio è il sonno. “Assistiamo ad un allungamento progressivo delle ore di lavoro. Oggi dormiamo un’ora in meno rispetto a un secolo fa - precisa la dottoressa. – Il prezzo in salute è pesantissimo”. La riduzione delle ore di recupero, infatti, porta tensione, irritabilità, aggressività, stanchezza, depressione e sindrome premestruale da paura. Oltretutto, è il sonno che regola il rapporto con il cibo: quando dormiamo poco aumenta l’appetito per i cibi grassi e per gli zuccheri. Afferma Alessandra Graziotti: “Il sonno è un alleato della nostra salute ed è un grande custode della nostra memoria e della nostra identità. Ridurre il sonno significa anche ridurre le fasi di sonno con sogni. Per proteggere la memoria bisogna proteggere il sonno”. Seppur nemmeno lei vi riesca, l’ideale, dichiara la professoressa, è dormire otto ore per notte. “Dormire non è un lusso né una perdita di tempo. E’ conquistare la qualità di vita”.

Dulcis in fundo: per uno stile di vita sano è necessario il divertimento. “E’ innato in noi il piacere del ritmo e della musica – conclude Alessandra Graziottin. - Ballare, cantare o suonare uno strumento ci aiuta a vivere meglio. A tutte le età”.

Articolo a firma di Cinzia Agrizzi, riportato (in sintesi e con modifiche) da www.oggitreviso.it.

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