Se mi fosse dato di rivivere la mia vita...

"Se mi fosse dato di rivivere la mia vita, la prossima volta mi piacerebbe fare più errori. Mi rilasserei. Farei più riscaldamento, prima di correre. Sarei più matta di come sono stata stavolta. Prenderei meno cose sul serio. Coglierei più occasioni: scalerei più montagne, nuoterei in più fiumi. Mangerei più gelati e meno fagioli. Forse avrei più problemi, ma ne avrei meno di immaginari. Vedete, io sono una di quelle persone che ha vissuto in maniera ragionevole e sana, ora dopo ora, giorno dopo giorno. Certo, ho avuto i miei bei momenti anch’io… e se dovessi ricominciare da capo ne avrei di più. Di fatto cercherei di avere solo quelli: solo momenti, uno dopo l’altro, invece di vivere così tanti anni un giorno dopo l’altro. Sono stata una di quelle persone che non va mai da nessuna parte senza un termometro, una borsa dell’acqua calda, un impermeabile e un paracadute. Se dovessi ricominciare da capo viaggerei più leggera. Se dovessi rivivere la vita di nuovo comincerei ad andare a piedi nudi all’inizio della primavera e smetterei in autunno. Andrei a più feste da ballo. Darei inizio a più girotondi. Coglierei più margherite. Vivrei di più ogni singolo istante."
Nadine Stair a 85 anni

Riportato in: Ram Dass, Cambiamenti. Accettare la vecchiaia e riscoprirne la ricchezza, Corbaccio, 2005
Foto: courtesy of Flickr (http://www.flickr.com/photos/gunnisal/2340547359/)

Abbiamo bisogno di un nuovo modello. Non di invecchiamento, ma di crescita.

Tuttavia adesso ho un nuovo modello per questo nuovo avventuroso paese in cui sto addentrandomi. È una donna molto vecchia, bellissima, sorridente, piena di rughe, rosea, colta nella luce mattutina di un parco di Pechino. I suoi capelli candidi come la neve sono a malapena visibili sotto un berrettino spavaldo, viola lavanda. Jan Phillips, che scattò la fotografia, dice che stava cantando a squarciagola un’opera cinese, come se cantasse al cielo; accortasi della fotografia, si era fermata qualche secondo per sorridere verso l’obiettivo, poi aveva ripreso il canto. Adesso, mi sorride ogni mattina dalla mensola del camino.
Voglio bene a questa donna. Mi piace pensare che, camminando lungo la strada davanti a me, assomigli un po’ al mio sé futuro.

Gloria Steinem, Autostima. Un viaggio alla scoperta della nostra forza interiore, BUR, 1997
Foto: courtesy of Flickr (http://www.flickr.com/photos/12392252@N03/2061993362)

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